19.7.14

-conosco un paio di coppie che funzionano.



mi sveglio e leggo:
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"Conosco un paio di coppie che funzionano. Ma funzionano sul serio, nel senso che vedi due persone felici, che condividono tutto, dalle preoccupazioni per il conto in banca al tovagliolo a tavola, pur mantenendo le rispettive identità, amicizie, passioni. Sono persone che vedi felici anche quando l'altro non c'è, perché sono risolte e piene anche nei giorni d'assenza. Persone che si amano e che ridono molto, che vivono una vita insieme continuando a tifare l'uno per la vita dell'altro. Che non si sentono monche se l'altro non c'è, ma con un braccio in più se l'altro c'è. Io la felicità l'ho vista li'. Il resto, ossessioni, ansie, struggimenti, sono robe che hanno a che fare con l'affanno. E l'amore felice non s'affanna. L'amore felice respira lentamente, a pieni polmoni. Avrei dovuto capirlo, quando mi credevo felice col fiato corto."

firmato C.S.
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Allora mi sento ispirata:
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Mi succede che ho il cuore che mi scoppia in petto. 
Ripenso e analizzo ogni passo falso che ho fatto e ogni si che ho detto solo per paura di perdermi. 
Guardo 7 anni fa quando ho lasciato il mio unico amore sano nato immezzo alla semplicità dei banch
i di scuola. E questo amore faceva sorridere, pieno di tenerezza, solo perché, quello che non andava era che eravamo adolescenti, e tanto tanto emotivi.
Avevo 17 anni e sono stata 7 anni ad arrancare, pensando che si, forse l'amore era sofferenza, provando a convincermi che aver bisogno dell'altro era quasi un atto di grande devozione.
Ecco: devozione non è una parola che deve entrare dentro l'amore. Perché l'amore, quello che dici tu, quello che pochi conoscono, è slegato da ogni logica di sofferenza e di sottomissione.
Ho battuto la testa ovunque e tra le varie ho pensato anche che, fare un figlio, poteva dire amarsi ed essere felici insieme.
Poi un giorno ti accorgi che tu sei pronta.
Pronta per essere felice.
Ma passi ancora un anno a sbatterti -e a sbattere - ovunque e inizi a fare tesoro di tutto.
Prepari una cassa, forse una scatolina, come quella che usano i bambini per custodire le cose importanti.





***



Prepari un posto per tutto quello che ti serve per crescere.
Prendi TUO figlio per mano, quel figlio nato dentro uno di quegli amori in cui le persone si annullano, tagliano le tue gambe perché loro ne hanno una e tu devi metterla a disposizione per non far crollare quello che stupidamente ancora stai avendo il coraggio di chiamare amore.
Lo prendi per mano e decidi che ti andrai a prendere la tua felicità rimasta da qualche parte e che lui, verrà con te, naturalmente! Ma sta volta in un posto bello per tutti.
Così poi, dal nulla, mentre vivi, come sempre accadono le cose belle, conosci uno.
Tu sei pronta.
La felicità te la sei già ripresa per fatti tuoi.
Sei pronta ma forse nemmeno lo sai, però te ne accorgi quando poi scopri che il tuo amore, il tuo amore di quello che hai conosciuto per caso, è un amore sano.
E allora ti torna tutto: stai vivendo l'amore più grande di sempre!
Da quando non sei più un adolescente, da quando sei già una mamma, da quando ti sei accorta che tu, sei diventata grande.
Finalmente.
Stai vivendo l'amore che, se non c'è non soffri, che quando sei insieme le braccia diventano più e solo ali, che "io sono felice a prescindere da te", che ti fa scoppiare il cuore in petto senza fartelo sanguinare, che ti fa mancare il fiato ma senza farti girare la testa!



Evviva le coppie di cui parli tu, 

C.S., 
soprattutto perché finalmente posso dire, 
per la prima volta, 
che io ci sono dentro! 
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